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SOCORRO: le Galapagos messicane! (marzo 2011 - by Stefano)


La destinazione invernale 2011 di IncantoBlu sono state le isole dell'Arcipelago di Revillagigedo, meglio conosciute con Socorro al largo della estremità meridionale della Baja California. Una meta sicuramente particolare e abbastanza impegnativa sia per il costo, sia per la lunghezza del viaggio (circa 28 ore per raggiungere San Josè del Cabo passando da Madrid e da Città del Messico) sia per il tipo di immersioni.

L'arcipelago, di origine vulcanica, è composto da 3 isole disabitate (Socorro dove c'è un presidio militare, San Benedicto, Clarion) è un "grosso scoglio" in mezzo al Pacifico (Roca Partida). Per raggiungere San Benedicto la traversata è di 28 ore. Noi ci siamo appoggiati alla rinomata flotta dell'Aggressor, la stessa che ci ha accompagnato alle Galapagos (purtroppo quest'anno il servizio dell'Aggressor non è stato assolutamente all'altezza del nome e del costo). Purtroppo per un disguido burocrato (e indirettamente condizionato dallo Tsunami avvenuto in Giappone) siamo partiti due giorni in ritardo; quindi le giornate diving sono state 3 invece delle 5 in programma....che dire, pazienza! Fortunatamente le 11 immersioni fatte sono state molto gratificanti.

Roca Partida è stata la prima meta, un posto incredibile e selvaggio. Un grosso scoglio "buttato" in mezzo all'oceano con pareti assolutamente verticali da far girare la testa! In superficie colonie di sule occupano il poco spazio a disposizione, mentre sott'acqua gruppi di squali pinna bianca si contendono il poco spazio offerto dalle pareti, squali galapagos perlustrano i dintorni in costante caccia, un grosso banco di carangidi è anch'esso alla ricerca di cibo, un paio di timidi martello hanno fatto la loro apparizione e, soprattutto, il canto delle balene ha reso le immersioni veramente particolari e indimenticabili. Infatti nel periodo invernale (gennaio-marzo) le coste della Baja California e le isole Socorro sono la destinazione preferita delle balene megattere con i loro piccoli in attesa di intraprendere il viaggio verso l'Alaska. Vederle saltare e sentire il loro canto sott'acqua è un'emozione bellissima che consiglio a chiunque!

Il secondo ed il terzo giorno ci siamo spostati a Socorro alla "caccia" delle mante. E non siamo stati delusi! Esistono due soli siti di immersione, di cui noi ne abbiamo fatto solo uno. Cabo Pierce è un fondale caratterizzato da un'antica colata lavica che scende gradualmente e in diversi punti ci sono delle stazioni di pulizia sia per le mante che per gli squali martello. Se questi ultimi non si sono fatti vedere (salvo un'apparizione momentanea di un grosso martello a pochi metri d'acqua), le mante sono state una presenza costante. Ma cosa rendono famose le mante di Socorro? La loro dimensione! Impressionante, 5 metri di apertura alare! E poi, le mante tutte nere con qualche macchia bianca .... una meraviglia! Per rendere ancora più piacevole l'immersione un gruppetto di delfini si è avvicinato per qualche minuto lasciandosi quasi toccare.

Fortunatamente il mare è stato calmo (un po' meno durante la traversata di ritorno), la visibilità discreta (intorno ai 15 metri) e la temperatura buona (22 gradi).

Insomma una bella vacanza, un posto per subacquei esperti e che hanno già visto un po' di mari nel mondo: qui non ci sono colori e coralli, ci si immerge con una semistagna, la visibilità può non essere buona e le correnti e i marosi sono una presenza costante. Ma...le emozioni sono forti ed è possibile qualsiasi tipo di incontro sott'acqua!

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