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VISITA ALLA CAMERA IPERBARICA (feb 09)


<p align="justify">Sabato 21 febbraio siamo andati a visitare la camera iperbarica del Centro Iperbarico di Ravenna, sicuramente uno dei centri pi&ugrave; importanti e all'avanguardia d'Italia, il pi&ugrave; importante nel campo della subacquea. In 30 ci siamo mossi all'alba per raggiungere il centro a met&agrave; mattiva dove ad attenderci c'erano il direttore sanitario del centro, Prof. Pasquale Longobardi, e la sua assistente, Dott.sa Laura Vernotico. In un ambiente allegro, amichevole e molto curioso di quello che ci sarebbe aspettato, &egrave; iniziata questa giornata speciale all'insegna della sicurezza. Pasquale, un luminare nella ricerca della medicina subacquea, ci ha regalato un'ora e mezza di lezione in cui ci ha illustrato, in parole semplici, le ultimissime novit&agrave; nel campo della ricerca sulle patologie da decompressione, fornendoci utilissimi consigli per aumentare la nostra sicurezza dentro e fuori dall'acqua. Al termine della lezione, Laura Vernotico ci ha introdotto alla nostra prossima esperienza: l'immersione a secco in camera iperbarica! Sembrava di vivere le stesse emozioni della prima immersione in mare! Ci siamo cos&igrave; organizzati in due gruppi da 14 per affrontare un'immersione a 40 metri in curva per una durata complessiva di circa 40 minuti. Scendiamo abbastanza lentamente per permettere a tutti di compensare agevolmente (&egrave; incredibile come sia pi&ugrave; difficoltosa la compensazione in aria che non in acqua!). Raggiunti i 30 metri i primi sintomi di narcosi si fanno sentire: un po' di stordimento, giramento di testa ci rendono meno lucidi del normale. Inoltre con l'aumento della pressione &egrave; stato anche simulato l'aumento della temperatura che ha raggiunto circa 42 gradi. A questa profondit&agrave; la voce si trasforma in &quot;voce a paperino&quot;. Per verificare la nostra lucidit&agrave; abbiamo fatto dei test sulla velocit&agrave; di risposta a stimoli luminosi e sonori. Rimaniamo in curva e facciamo la sosta di sicurezza in ossigeno. All'uscita Laura ci ha consegnato i risultati dei test: chi pi&ugrave; chi meno, siamo risultati tutti idonei alla subacquea!</p><p align="justify">La giornata si &egrave; conclusa con un tuffo nel passato. A Marina di Ravenna, Giovanni ci aspettava per accompagnarci a visitare il museo della storia subacquea (HDS). Giovanni &egrave; un &quot;vecchio&quot; subacqueo tanto da rappresentare un esempio vivente dell'evoluzione della subacquea degli ultimi 40 anni: che bello ascoltare personaggi di questo tipo!</p><p align="justify">Pernottamento e cena presso una dimora storica a Lugo per poi dedicare la mattina seguente ad una visita guidata da Barbara alle principali opere di Ravenna.</p><p align="justify">Ancora una volta abbiamo vissuto assieme un'esperienza indimenticabile, una piccola parentesi di tranquillit&agrave; e sorrisi in un momento cos&igrave; difficile e delicato.</p><p align="justify">Un grazie a tutti per la partecipazione e a Flavio di Acquamarina per essersi aggregato al gruppo! <br /></p>

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