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RUBIS - l'(altra) immersione evento di IncantoBlu


Sabato 28 aprile, ore 7,30: ci troviamo al Casello di Carmagnola, un po&rsquo; assonnati ma pronti alla &ldquo;mission C&ocirc;te d&rsquo;Azur&rdquo;, il viaggio &egrave; lungo ma sulla strada siamo pochi, forse per via dell&rsquo;ora antelucana, e arriviamo entusiasti ed in buona forma a Sainte Maxime per pranzo. Il Diving &egrave;, come dire, minuscolo: ci stanno a stento i borsoni e mute e GAV appesi ma si sa come sono i francesi, no facilities, no guida, no aiuto in barca ma, pazienza!, ce lo aspettavamo e, come sempre, ci siamo aiutati tra noi. Il Rubis ci aspetta domenica mattina, mare calmo e sole caldo, un&rsquo;ora e pi&ugrave; di viaggio su Cyclone, fino al punto (43&deg; 11,32 nord /6&deg; 42,11 est) in cui il sottomarino riposa ben dritto su un fondo sabbioso: la parte alta del chiosco si trova a 33 metri, la parte pi&ugrave; profonda vicino all'elica a 40. Briefing veloce, pi&ugrave; che altro per stabilire il tempo massimo di fondo, chi guida e il range di minuti di deco, e poi gi&ugrave; una bella capovolta per iniziare la conquista del sottomarino che, dopo aver svolto il suo dovere di posa-mine durante la seconda guerra mondiale, &egrave; stato bonificato e &ldquo;pensionato&rdquo; per i subacquei. Scendiamo rapidamente lungo la cima e gi&agrave; sui venti metri riusciamo a scorgerlo: ci appare gradualmente, &egrave; grande da togliere il fiato (lungo 66 m, largo 7), solido e imponente ma al contempo elegante e snello; la prua &egrave; ben sollevata dalla sabbia, in perfetto stato, con ancora fissato il cavo di rimorchio che pende verticalmente, mentre a poppa sono ben visibili le eliche, intatte. La visibilit&agrave; &egrave; buona e non c&rsquo;&egrave; corrente, quindi possiamo girare attorno al sottomarino in tutta calma, ognuno con il suo compagno, senza stare ammassati e senza darci fastidio durante l&rsquo;esplorazione, liberi di fermarci per le foto e le riprese o anche solo per illuminare con la torcia scorfani, stelle marine un po&rsquo; strane, grappoli di uova di calamaro, gorgonie piccole e magroline&hellip; Ma ahim&eacute; il tempo scorre (troppo) veloce: il computer segnala qualche minuto di decompressione ed arriva il momento di risalire; siamo tutti soddisfatti dell&rsquo;immersione e il commento meno entusiasta &egrave; &ldquo;spettacolare!&rdquo;, tutti concordi sul fatto che questa sola immersione vale il viaggio, anche se ne faremo altre tutto sommato buone. Il soggiorno &egrave; completato da rilassanti passeggiate serali a Saint-Rapha&euml;l e a Port Grimaud, caratteristica cittadina costruita su canali e, per il gruppetto di noi che ha voluto prendersi una mezza giornata di relax, da un giro-shopping a Saint Tropez. Certo, a noi ragazze &egrave; mancato un po&rsquo; il tempo (fisico e anche meteorologico) per la bronzette in spiaggia&hellip; ma siccome non era quello lo scopo primario del soggiorno, l&rsquo;atmosfera rilassata e i tragitti in barca a contenderci l&rsquo;angolo soleggiato, insieme alle consuete chiacchiere e risate, sono stati ugualmente benefici!<br /><em><strong>Scritto da: Roberta</strong></em>

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